


Il sabato che precede la festa della Mattinella si celebra il rito della cera che consiste nello sciogliere la cera in una caldera in rame a fondo conico e appena sciolta, vi si imbevono sette fili per sette volte che tenuti all’estremità da due verginelle eseguono tutto il passaggio. Il numero sette ricorre più volte in quanto sette sono le stelle. I fili, una volta essiccati, si dispongono intorno alle “macchinette”, sulle quali anticamente venivano poggiati anche dei rami ornati con fiori realizzati in carta pesta che rappresentavano il sambuco. Le macchinette, in origine, rappresentavano il “mezzetto” di grano, il quale era un tributo da pagare alla Chiesa di Pescopagano (da cui dipendeva la parrocchia di Andretta). Le donne di Mattinella si incontravano con un esponente della Chiesa al bivio di Andretta, il più delle volte questo tributo non veniva accettato e tornava indietro per essere donato ai poveri del paese, motivo per cui resta la tradizione di portare in processione le macchinette da Mattinella fino ad Andretta.