Introduzione
Il santuario della «Stella del Mattino» e l’attiguo convento, documentati fin dalla seconda metà del quattrocento, hanno ospitato, nei secoli, varie comunità religiose e monastiche.
La chiesa, sede parrocchiale dal 1923 al 2003, danneggiata dal terremoto del 1980 e riaperta al culto nel 2000, dal 2018 è eretta dall’Arcivescovo Mons. Cascio come «santuario diocesano».
Il convento, dal 1962 fino ai primi anni 2000 ha ospitato la prima casa di riposo istituita in Alta Irpinia.
Il santuario, da sempre meta di pellegrinaggi, conserva l’antichissima immagine di Maria venerata in particolar modo dai fedeli di Vallata, che ogni anno, nell’ultimo sabato di maggio, vi si recano a piedi in occasione della solenne festa in onore di Maria Stella del Mattino.
La storia
Il santuario della Stella Mattutina, il cui fabbricato è tra i più antichi di cui si conservi memoria e testimonianze, è al centro dell’antica frazione Mattinella, a poca distanza dal Comune di Andretta. Il tempio è documentato fin dalla seconda metà del Quattrocento. Una lapide del 1664 ricorda la protezione della Madonna del Mattino alla popolazione dal colera del 1656. Si narra che la statua della Vergine, venerata anticamente a Vallata, un giorno venne trovata nelle vicinanze di Andretta. I cittadini vallatesi, pensando ad un rapimento, la riportarono nel luogo originario. Tutti i tentativi per riappropriarsi della sacra immagine e le misure cautelari più volte adottate risultarono inutili: la Madonna aveva scelto Andretta per il suo culto. Infatti, la statua ancora una volta, all’alba di un bel giorno, apparvee su una pianta di sambuco. Si costruì allora, in questo luogo, una piccola chiesa dedicata alla Vergine “Stella del Mattino”. I monaci Cistercensi fondarono per primi un piccolo convento, detto “laura”. Presto il convento si ingrandì con l’acquisizione di un campo attiguo. Fu “grancia” dell’Abbazia di S. Lorenzo in Tufara di Pescopagano.
La Stella Mattutina ricevette nuovi stimoli nella seconda metà del XV secolo da Mons. Malizia Gesualdo, eletto vescovo di Canosa e Rapolla da Innocenzo VIII nel 1482: venne ampliata, infatti, la dimora dei custodi del sacro luogo. Nacque così il primo convento composto da tre stanze superiori e tre inferiori “con orti attigui”. Una lapide, purtroppo andata distrutta ma tramandata da A. Acocella, testimonia I’avvenimento: D.O.M. ET SANCTAE EIUS GENITRICI HOC OPUS FIERI FECIT FR. ROBERTUS NEIANUS UNA CUM D. BARTHOLOMEO ET ROBERTINO DE ANDRECTA PROCURATORES HUIUS ECCLESIAE S. MARIAE DE LA MATINA SUB. REV. PATRE ED DOM. MALITIA DE GESUALDO EPISCOPO RAPOLLIANO ED CANOSIA PER MANUS MAGISTRI ANGELI DE MURO HABITATORIS VENUSI IN HOC ANNO DOMINI 1487 HAEC CUNCTA PRO ELEMOSINIS.
Dopo una breve permanenza dei padri Conventuali, dal 1576 a 1581, ritornarono quasi subito i Cistercensi. Dal 1818 s’iniziò, con le oblazioni gratuite del popolo e con il contributo del Comune, la costruzione di un edificio con l’intenzione di erigere una Congregazione di Missionari. II 4 febbraio 1827 i Missionari dei SS.mi Cuori di Gesù e Maria presero possesso della Casa di S. Maria del Mattino. Lo scopo è anche quello di aprire un Convitto per l’educazione dei giovani. Si sollecita l’Ordine degli Antoniani che, però, per problemi di dotazioni non approvati dal Ministero dell’Interno abbandonano Andretta e il Santuario. Nel 1833 giungono i Riformatori di S. Francesco di S. Andrea di Conza con la clausola di istruire i giovani “nei primi rudimenti della lingua latina”. Con la soppressione dei religiosi il Convento viene abbandonato.
II Santuario viene elevato a Parrocchia l’8 settembre 1923 per interessamento dell’Arciprete Mons. Angelo Acocella. L’ultimo sabato e l’ultima domenica di maggio si celebra, con riti caratteristici e con la costruzione delle cd “macchinette” con cere fuse il sabato precedente e cesti ornati con gigli, orchidee e nastri bianchi, una solenne festa in onore della Vergine Santissima della Mattina.
Con il “Carro Trionfale”, sulla cui sommità è posta la Madonna, trainato, una volta, da buoi inghirlandati, e con le macchinette la processione, il sabato, va incontro a quella proveniente da Vallata. Lo scambio delle stole tra i parroci e delle fasce tricolori tra i sindaci sancisce la comune appartenenza della Madonna. In seguito alla decisione del Decurionato di Andretta del 27 agosto 1826, si tiene in questi giorni anche una fiera che doveva essere “dal sabato che precede l’ultima domenica di maggio fino al martedì seguente”.
II santuario ha vissuto tempi tristi. Infatti, si utilizzano i “sottani” del Convento di S. Maria del Mattino, nel 1910, per una stazione di monta ippica, bovina e suina. E ancora, nel 1924, si delibera la vendita per finanziare, in parte, la costruzione della scuola elementare. L’antico Convento, con delibera del Consiglio Comunale del 7 giugno 1962, viene adibito a casa di riposo per anziani bisognosi denominata “CASA DI RIPOSO STELLA MATTUTINA” e si assegnano i locali al primo piano dell’ex Convento di S. Maria del Mattino o dei Sacri Cuori e l’adiacente giardino, con esclusione dell’area destinata alla costruzione dell’Asilo Infantile e della Scuola Elementare. La gestione è affidata alle suore dell’ordine di S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe. L’istituzione è retta da un consiglio di Amministrazione composto da 3 membri. In seguito al disastroso terremoto del 1980 la chiesa e il convento subiscono notevolissimi danni. Gli anziani vengono ospitati in prefabbricati di legno.
Dal 1994 al 2000 la cura spirituale del santuario è stata affidata ai Frati Minori del Cuore Immacolato di Maria coadiuvati dalle monache di clausura dello stesso ordine
La Chiesa è stata completamente ristrutturata e riaperta al culto nel 2000.
Con decreto del 1 maggio 2018 di Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, la chiesa è eretta in «Santuario diocesano Maria SS. Stella del Mattino» sotto la competenza della Parrocchia «Santa Maria Assunta» di Andretta.
La Festa
La Festa in onore di Maria Santissima Stella del Mattino detta della “Mattinella” è un evento tradizionale che si svolge ogni anno nell’ultimo sabato di maggio e che la comunità di Andretta condivide con quella di Vallata.
Durante la Festa della “Mattinella” i fedeli-pellegrini di Vallata, dai più piccoli ai più anziani, percorrono a piedi una distanza di circa 15 km, per giungere al Santuario di Maria Santissima Stella del Mattino nel comune di Andretta, dove avviene un simbolico scambio di fasce tra i due sindaci e di stole tra i due parroci, per poi portare la sacra effigie in processione su un carro pieno di addobbi. In passato, il simulacro era trainato da una pariglia di buoi, mentre, oggi, viene condotto da un trattore.
Il rito della cera
Il terzo sabato di maggio si svolge, sul sagrato del santuario, un tradizionale rituale in preparazione alla festa che si svolge il sabato successivo: in una specifica pentola viene fusa della cera d’api, donata da apicoltori locali, per crearne candele con cui vengono allestite le c.d. «macchinette» che verranno poi portate in testa dalle fedeli devote durante la processione.
Preghiera a Maria SS. Stella del Mattino
Rallègrati, Maria,
piena di grazia, il Signore è con te.
Dio Padre ti ha eletta come Madre del suo Figlio eterno,
vita e luce degli uomini,
e tu sei spuntata come stella del mattino,
inizio del nuovo giorno,
in cui sorge Cristo, sole di giustizia.
Come stella bianca e pura nell’azzurro del cielo,
hai accompagnato tuo Figlio, Madre sempre discepola.
Quando il Sole si è oscurato, tu, sotto la croce,
nel dolore materno, hai reso umane le tenebre della morte.
Nella resurrezione del Sole, vera Madre,
hai radunato i discepoli sotto i raggi dello Spirito Santo,
dono del Risorto.
Nella pienezza dei frutti della Pasqua,
il Signore Gesù ti ha costituta come Stella,
coronata da dodici stelle.
Madre della Chiesa, guida la sposa del tuo Figlio
nell’annuncio del Vangelo pasquale della misericordia,
perché generi nuovi figli nella fede e fratelli nella carità.
Madre della speranza,
rendi nuovo ogni giorno agli uomini e alle donne,
che ti guardano come stella polare,
avanzando insieme nella storia,
finché non spunti il giorno e non sorga nei cuori di tutti
la stella radiosa del mattino, Cristo Signore,
che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
- Pasquale Cascio, Arcivescovo